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Che accade al matrimonio di una wedding planner?

Quando ho chiesto a Jessica come Andrea le abbia chiesto di sposarlo, sono rimasta davvero incantata dalla sua risposta: “Non c’è stata una richiesta formale e – è vero – era già nell’aria. Abbiamo deciso di sposarci spontaneamente, dopo aver visto Villa di Badia.” Non è stata l’unica location che hanno visitato, ma per Jessica, che oltretutto fa la wedding planner e di matrimoni se ne intende, è stato una specie di colpo di fulmine.

Entrambi vivono a La Spezia ed erano alla ricerca di un luogo magico e particolare, “che non ci fosse dalle loro parti… magari con una chiesetta” e non richiedesse un lungo spostamento per loro e i loro ospiti.

IL MATRIMONIO DI UNA WEDDING PLANNER

Jessica e Andrea si sono conosciuti tramite amici in comune “e da cosa è nata cosa”… una “cosa”  che è stata così bella da convincerli a sposarsi, lo scorso Luglio, nel luogo magico che hanno scoperto in Toscana. Hanno voluto un matrimonio in stile romantico-royal, “perché adoro tanto la ricchezza dei dettagli”, dice Jessica.

“Ho voluto curare ogni dettaglio e personalizzare ogni cosa”, continua Jessica, e questo è ciò che ha voluto per il proprio matrimonio, ma che caratterizza anche il suo lavoro.
Il giorno fatidico del matrimonio però la wedding planner ha lasciato tutto lo spazio alla sposa, proprio come doveva essere. Ma è giusto che sia così, quando tutto è stato organizzato al meglio e ci si può godere ciò che con tanto amore e dedizione si è desiderato: un matrimonio da favola.

IL MOMENTO PIÙ EMOZIONANTE

Tra i momenti più emozionanti c’è stato l’arrivo in chiesa, accompagnato dal violino di Elena, che ha suonato “Your Song” di Elton John. Jessica ha scelto un abito di chiffon di pura seta e pizzo chantilly ricamato a mano, con uno strascico di 5 metri.
La cerimonia nella chiesetta è stata accompagnata dal canto dell’Ave Maria e dalla melodia dell’Alleluja. La musica, con la voce e il violino di Elena, ha cullato le parole del parroco e accresciuto l’emozionalità della promessa che gli sposi si sono scambiati.

La canzone di G. Paoli, “Una lunga storia d’amore”, è stata suonata alla conclusione della cerimonia: una festa e un augurio per la coppia felice.

Piano piano è scesa la luce della sera e si sono accese le candele… All’entrata della grande sala “Il Granaio” brillavano le iniziali color oro degli sposi. Sia per loro, che per gli ospiti “sembrava di essere in una favola”, con fiori (rose color cipria e ortensie bianche), candelabri e accenti d’argento un po’ ovunque. Appese alla meravigliosa pergola di vite subito fuori da “Il Granaio”, erano state appese delle bolle trasparenti con dentro una candela, che sembravano sospese nel vuoto.

Tanti auguri carissimi!